Statuti degli Enti del Terzo settore, prorogato il termine per l’adeguamento.

Associazioni di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato, ex Onlus possono adeguare i propri Statuti entro il 31 maggio 2022, con una semplice Assemblea straordinaria che modifica lo Statuto vecchio.

La modifica della data del 31 maggio 2021 è prevista nel D.l. “Semplificazioni e governance” del Pnrr, che prevede anche un Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale. La nuova proroga di un anno viene concessa agli Enti del Terzo settore che vorranno adeguare i propri Statuti alle nuove norme del codice del Terzo settore, attraverso maggioranze semplificate. La scadenza già fissata al 31 maggio 2021 dal dl Sostegni, per le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus iscritte nei rispettivi registri e costituite prima del 3 agosto 2017 viene ulteriormente prorogata al 31 maggio 2022.

La modifica è prevista dal cosiddetto decreto legge “Semplificazioni” (dl n. 77 del 31 maggio 2021), che da importanti indicazioni sul “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”.

Il D.l. Comunque invita, in particolare le Odv e le Aps iscritte ai registri nazionale, regionali e provinciali di procedere con gli adeguamenti nel più breve tempo possibile, in vista dell’avvio del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) che potrebbe decollare entro l’estate 2021.

Rimangono invariate, le tempistiche concesse dagli uffici del registro per trasmettere documenti o statuti adeguati in fase di trasmigrazione, per questo lo slittamento del termine, è pensato per facilitare quegl’Enti che dovessero provvedere ad apportare modifiche allo Statuto a seguito dei controlli da parte degli Uffici del Runts.

E’ interessante sapere che nel cosiddetto D.l. “Semplificazioni” è previsto un Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale che sarà istituito con un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, con funzioni consultive rispetto all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in collaborazione con la cabina di regia e il Servizio centrale dello stesso.

Partecipano al tavolo, rappresentanti delle parti sociali, del Governo, delle Regioni, delle Province autonome di Trento e di Bolzano, degli enti locali e dei rispettivi organismi associativi, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca e della società civile. Tutti i componenti sono individuati secondo un criterio di maggiore rappresentatività e che non avranno diritto a compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.